Tutto sulle carte virtualizzate e sui servizi che le ospitano

Tutto sulle carte virtualizzate e sui servizi che le ospitano

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In pillole

  • Sono comode, sono sicure, sono su dispositivo mobile: le “carte virtualizzate” puntano a offrire un’alternativa alle carte fisiche per effettuare pagamenti online e nei negozi fisici.
  • La loro gestione e il loro utilizzo sono resi possibili dai “wallet”, portafogli digitali che le custodiscono e ne rendono possibile il funzionamento online e non solo.
  • Tra i principali servizi di pagamento figurano oggi Apple Pay, Google Pay, Samsung Pay e Amazon Pay: lo shopping è più agevole ma non rinuncia alla sicurezza.

 

“Questo giro lo offro io”, si diceva una volta, e invariabilmente si tirava fuori il portafoglio. Oggi non è sempre così: capita infatti sempre più spesso di vedere nei ristoranti, nei bar, in metropolitana, nei supermercati gente che, invece di prendere il portafoglio, porge il telefono o addirittura l’orologio. Com’è possibile?

È possibile grazie alle cosiddette “carte virtualizzate”, che puntano a offrire un modo agevole e sicuro per fare pagamenti online e non solo. Ma c’è anche tutta una serie di servizi di pagamento che fanno da piattaforma per la loro gestione e il loro utilizzo: tra i più noti, Apple Pay e Google Pay.

Vediamo di capire meglio di cosa stiamo parlando. 

 

 

Carte virtualizzate: cosa sono?

Come puoi intuire dal nome, le carte virtualizzate sono in pratica la versione digitale delle carte di credito o di debito tradizionali. Le carte di credito e di debito abbiamo imparato a conoscerle, a toccarle e a maneggiarle perché sono su un supporto fisico, di plastica. Le carte virtualizzate non sono native digitali, ma lo diventano: caricandole sui nostri dispositivi, il supporto fisico viene meno.

Queste carte – che funzionano in virtù degli appositi servizi che le ospitano – consentono di viaggiare leggeri, lasciando a casa tessere magnetiche e contanti, e danno la possibilità di avvalersi agevolmente di proposte di dilazione dei pagamenti come il BNPL (“Buy Now, Pay Later”). Si possono usare anche per i pagamenti ricorrenti, come gli abbonamenti alle piattaforme di streaming, giusto per fare un esempio.

Sono comunque associate a un conto o a una carta fisica esistente. Prendiamo la tua carta di credito, per esempio. Su quel prezioso rettangolo di plastica ci sono tutte le info: numero della carta, data di scadenza e, soprattutto, codice di sicurezza (il CVV o Card Verification Value). Ebbene, queste informazioni vengono memorizzate in sicurezza sui dispositivi elettronici (smartphone, tablet, altri device) e a quel punto si possono utilizzare per i pagamenti online e nei negozi fisici.

 

Carte virtualizzate: quali servizi le ospitano?

Alcuni tra i principali servizi di pagamento mobile

  • Apple Pay: sviluppato da Apple, consente agli utenti di memorizzare le carte di credito, di debito e di fedeltà su iPhone, iPad e Apple Watch.
  • Google Pay: sviluppato da Google, dà agli utenti la possibilità di memorizzare le loro carte di credito, di debito e di fedeltà sul proprio dispositivo Android.
  • Samsung Pay: sviluppato da Samsung, permette di memorizzare le carte di credito, di debito e di fedeltà sui dispositivi Samsung Galaxy.
  • Amazon Pay: permette di avviare e portare a termine le transazioni senza dover inserire ogni volta i dati della carta di credito.


Quanto ad Apple, Google e Samsung, gli utenti possono avvalersi dei rispettivi servizi per effettuare pagamenti online, in-app (cioè per comprare contenuti o servizi aggiuntivi da app) e in negozi fisici attraverso i dispositivi Apple, Android o Samsung. A differenza degli altri, Amazon Pay non può invece essere utilizzato per i pagamenti nei negozi. 



Carte virtualizzate: pagare in sicurezza

Ma come faccio a essere certo che le informazioni che carico virtualizzando le mie carte non prenderanno strade sbagliate, sfuggendo al mio controllo? Semplice (più o meno): ogni volta che fai un pagamento, le informazioni della carta vengono crittografate e inoltrate in modo sicuro all’operatore che processa il pagamento, verifica la transazione e autorizza il tutto. Molte carte virtualizzate, poi, offrono funzionalità aggiuntive in quanto a sicurezza, come l’autenticazione a due fattori. In più, la carta si può bloccare o sbloccare dall’app, il che incrementa la protezione dai malintenzionati. 



Carte virtualizzate: il futuro dei pagamenti

Le carte virtualizzate, i servizi e i wallet che le ospitano hanno già rivoluzionato il modo in cui facciamo shopping, online così come nei negozi fisici. Questa alternativa alle carte fisiche sta guadagnando sempre più popolarità fra i consumatori: e man mano che l’adozione e l’evoluzione delle nuove tecnologie vanno avanti, potrà diventare una parte sempre più rilevante del nostro sistema di pagamenti.

Senza, naturalmente, rinunciare alla sicurezza.

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Articolo realizzato in collaborazione con   Feduf Fondazione per l'Educazione Finanziaria e al Risparmio

Le informazioni contenute negli articoli sono prodotte da Banca Mediolanum in collaborazione con FEduF, escludono qualsiasi forma di consulenza e hanno scopo puramente informativo.

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