L'opinione di Mediolanum

L'occasione per l'Europa

"Gli sviluppi delle ultime 24 ore suggeriscono che potremmo essere diretti verso una grave crisi finanziaria, interamente provocata dalla politica tariffaria del governo statunitense. I tassi d'interesse a lungo termine stanno salendo, nonostante il mercato azionario si muova bruscamente al ribasso. Questo andamento insolito suggerisce un'avversione generalizzata verso gli asset statunitensi sui mercati finanziari globali. Siamo trattati dai mercati finanziari globali come un mercato emergente problematico". Questo tweet è stato scritto il 9 aprile, pochi giorni dopo l'annuncio del piano tariffario sui dazi di Trump, e non è solo uno dei numerosi messaggi di critica piovuti sulle scelte del Presidente Usa definite come scellerate e irresponsabili, è un tweet che ipotizza uno scenario potenzialmente grave: "per i mercati finanziari gli Usa rischiano di diventare un Mercato Emergente". 

Lo ha scritto Lawrence H. Summers, celebre economista americano ed ex Segretario al Tesoro della presidenza Clinton. Una voce non da poco considerando che viene riconosciuto come il principale fautore e sostenitore dell'entrata della Cina nel WTO (l'organizzazione del commercio internazionale), una mossa strategica che 25 anni fa venne accolta come una grande apertura commerciale e di integrazione sociopolitica, ma che con il tempo, anche a causa di una difficile gestione, si rivelerà un'iniziativa produttrice di diseguaglianze numeriche e strutturali. 

La mancanza di regole nella globalizzazione fu la principale accusa evidenziata dal ministro Giulio Tremonti. Summers, sostenendo e "imponendo" al mondo l'entrata della Cina nel WTO, creò quel continente immaginario che gli economisti chiameranno "ChinAmerica", un contratto commerciale (non scritto ma idealizzato) in esclusiva tra i due Paesi che diventano un'unica società con uno statuto semplice in cui la Cina produce, gli Usa consumano, il tutto finanziato dalla Cina attraverso l'acquisto di gran parte del debito americano, leggasi Tbond. Un progetto chiaro, potenzialmente profittevole, che però ebbe un'evoluzione indesiderata che sfocia nei dazi di Trump e in quella che oggi viene definita una "guerra commerciale" uno scontro tra Cina e Usa che fa saltare gli accordi intavolati da Larry Summers. 

Perché Trump ha voluto creare quello che in apparenza sembra un caos? Per capirlo bisognerebbe entrare nella testa di Trump, un po' come fece Craig Schwartz con John Malkovich nel film del 1999 pluricandidato agli Oscar “Being John Malkovich”. Tuttavia, non essendo noi in un film grottesco, dobbiamo più realisticamente comprendere le motivazioni analizzando la situazione americana. Questa ci dice che, sebbene con modi certamente discutibili, una certa razionalità nelle azioni, pur nell'apparente follia, esiste: ricordate il surplus che ha lasciato in eredità Bill Clinton (poi, purtroppo, nel 2011, già trasformato in deficit, un buco di bilancio che era arrivato a 6 trilioni di dollari)? (fonte: Business Insider.com gennaio 2013). Oggi non c'è più, gli Usa hanno un Debito Pubblico di ben 38 trilioni di dollari, titoli di stato da rinegoziare nei prossimi 4 anni (11 trilioni nel 2025) (fonte programma “il cavallo e la torre” Rai 3 - 08/04/2025). Il presidente Trump vuole ridurre questo enorme debito, e lo vuole fare frenando il consumatore americano che con le sue spese folli continua a finanziare la Cina. Al tempo stesso cerca di tenere i tassi bassi (per avere meno spesa su interessi e rifinanziare al meglio i titoli di stato) e attrarre capitali.

Deficit o surplus del bilancio federale USA, percentuale Pil dal 1995 al 2025

Su quest'ultimo punto grava uno dei maggiori problemi, perché la Cina minaccia di vendere i suoi Tbond, e il Giappone, che è uno dei più importanti sottoscrittori di debito Usa, tentenna. Il rischio paventato da Summer del "Mercato Usa trattato come Mercato Emergente" può diventare realtà? Il mondo globalizzato contiene in sé una buona e una brutta notizia: se una delle potenze viene messa in difficoltà di certo le ripercussioni poi si riversano su tutto il Pianeta, quindi è poco conveniente. Inoltre, ed è una seconda buona notizia, il pensiero comune ritiene che sia la Cina il più grande detentore di debito Usa, cosa che era vera un tempo, oggi invece il più grande compratore di TBond è l'Europa. Abbiamo, dunque, noi, ora, l’opportunità di essere l'ago della bilancia, sia per migliorare le nostre condizioni di interscambio con gli Usa, sia come mediazione con la Cina. L'Europa ha l’occasione di diventare adulta.



DEFICIT: detto anche “disavanzo pubblico”, è una situazione contabile che si verifica quando le spese di uno stato superano le entrate in un determinato periodo. In pratica, è quando il singolo spende più di quanto guadagna. Il suo contrario è il “surplus”.

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