L'opinione di Mediolanum

Gli ultimi saranno i primi?

Il "sacrificio di donna" è una definizione scacchistica la cui rappresentazione più spettacolare risale al 1912 quando a Breslavia, nel corso del torneo magistrale del 18º congresso scacchistico DSB, il campione USA Frank Marshall decise di sacrificare la regina per vincere la partita. Fu una mossa tecnicamente assurda, spiazzante e clamorosa tanto da generare la leggenda che da quel momento l’avversario sconfitto, il campione Stepan Levitsky, abbandonò la partita e da quel momento non fu capace di riprendersi. Un gesto simile lo fece Alexis Tsipras, primo ministro della Grecia, quando, per venire incontro alle severe richieste della Germania, decise di escludere Varoufakis per salvare il Paese dal default e dal rischio di uscire dall'Euro. Era l'estate del 2015, esattamente 10 anni fa. Da alcuni anni l'Europa si trovava sotto l'attacco della speculazione, una situazione che comportava crisi economica e sociale e il debito, sotto forma di titoli di stato, in forte tensione. Alcuni paesi come Germania, Austria e Olanda (definiti i Paesi dell'austerity) affrontavano questa crisi con dei vantaggi, rafforzandosi, altri come Italia, Spagna, Portogallo e appunto la Grecia erano il fronte principale tenuto ad affrontare e resistere all'attacco. Ci chiamavano PIGS, con un certo disprezzo, contando di fare a fette il nostro debito. Per respingere l'attacco fummo costretti a forti ristrutturazioni, manovre finanziarie definite "lacrime e sangue". Poi arrivò la voce di Mario Draghi che con il famoso "whatever it takes" diede una forte spallata ai nemici. Ma non tutto si è concluso, restano i problemi interni all'Europa: quelle regole ferree imposte dalla Germania e dai suoi "satelliti" su bilancio e di spending review che tengono in ginocchio le economie dei paesi con maggiore debito. Il 5 luglio del 2015 si arrivò a una sorta di “redde rationem”: in Grecia i cittadini furono chiamati al voto per uno storico referendum (il primo dal 1974) in cui dovettero decidere se accettare o rigettare le proposte avanzate da UE, FMI, BCE e Eurogruppo su una severa ristrutturazione del debito. Quel voto verrà etichettato (erroneamente) come il "referendum della Grexit" cioè il rischio dell'uscita della Grecia dall'Euro, cosa che non accadrà. Vinsero i "No" con il 61,31%, la proposta viene rigettata, si temette il peggio, ma il giorno dopo a sorpresa con le dimissioni di Varoufakis arrivò la mossa di Tsipras che tese una mano ai creditori. Da quel momento comincerà un percorso di aggiustamento che grazie a un ciclo economico espansivo e a una politica monetaria molto generosa rimetterà in careggiata l'economia della Grecia e di tutti i PIGS.

Andamento prezzo dell'indice di borsa di Atene -Athex da inizio 2015 ad oggi. Fonte: Rielaborazione Banca Mediolanum su dati Bloomberg, aggiornati al 27 giugno 2025. 

Oggi i risultati sono addirittura sconvolgenti e quasi incredibili, vengono certificati dal prestigioso FT che nell'articolo dal titolo "Italia, Grecia e Spagna emergono come vincitori nell'ansia del mercato obbligazionario" celebra la rinascita dei Paesi che dieci anni fa erano stati umiliati come "PIGS" nella crisi del debito dell'Eurozona. Gli ultimi saranno i primi? Dieci anni dopo, in un mercato dei bond molto complesso e in difficoltà, stiamo assistendo a un rovesciamento delle gerarchie: l'Italia ora paga solo 90 punti di spread in più della Germania sui titoli a 10 anni, la Spagna prende a prestito a costi inferiori della Francia e la Grecia, il paese i cui problemi di debito avevano innescato la crisi regionale provocando una lunga serie di salvataggi, oggi registra spread molto bassi. "Il rally è stato implacabile" ha detto Fraser Lundie responsabile globale del reddito fisso di Aviva Investors. Secondo il FT le ragioni di questi miglioramenti si possono sintetizzare per la Spagna con la più grande espansione economica d'Europa, per l'Italia con l'accurata gestione dei conti da parte del governo Meloni e per la Grecia da una ripresa economica che perdura da anni e che le ha permesso nel 2023 di riportare il suo rating a investment grade. Abbiamo davanti un’estate in cui gli Usa dovranno affrontare un programma molto difficile per sostenere il proprio debito, l'Europa quella difficile fase l'ha già superata e ora ha la palla ai piedi per giocare la grande partita. È un'occasione anche per l'Italia, è un'occasione per realizzare il grande sogno europeo, anche perché questa volta la Germania è ritornata "amica".


PIGS: è l’acronimo di Portogallo, Italia, Grecia e Spagna. È stato coniato dalla finanza anglosassone che tradizionalmente utilizza la pratica dei tag per semplificare, ma in questo il suo uso è stato dispregiativo poiché la traduzione dall’inglese è “maiali”. Con questo tag si faceva riferimento a tutti quei paesi UE con il più alto debito e più deboli economicamente.


AVVERTENZA LEGALE: questo è un foglio di informazione aziendale con finalità promozionali che riflette le analisi, effettuate da Banca Mediolanum, sulla base dell’attuale andamento dei mercati finanziari il cui contenuto non rappresenta una forma di consulenza nè un suggerimento per gli investimenti.

NOTA DI REDAZIONE: gli argomenti, le immagini e i grafici sono frutto di elaborazione interna.

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Le informazioni riportate non devono essere intese come una raccomandazione, diretta o indiretta, o un invito a compiere una particolare operazione. Per verificare le soluzioni più adatte alle tue esigenze e adeguate al tuo profilo di investitore rivolgiti sempre al tuo Family Banker.

Risparmio, anche energetico

Questa schermata consente al tuo monitor di consumare meno energia quando il computer resta inattivo o quando ti allontani. Per riprendere la navigazione ti basterà cliccare un punto qualsiasi dello schermo.